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Immagine del redattoreLara S.

Messico: Chichén Itzá e Izamal, la città gialla

Aggiornamento: 16 feb 2023

È impossibile rimanere impassibili alla perfezione e alla maestosità di Chichén Itzá. Percorrendo il vialetto alberato che conduce all’antica piazza maya che ospita la piramide non ti aspetti quello che emergerà una volta usciti dalla vegetazione: una zona spianata di circa 2 km quadrati dominata da un monumento impressionante. Non posso che confermare che il titolo di meraviglia del mondo moderno se lo merita tutto!

Abbiamo deciso di visitare il sito accompagnati da una guida locale. Vi consiglio di non accettare le offerte delle guide che si trovano sulla strada perché potrebbero non essere le guide ufficiali del sito archeologico. Arrivando all’entrata troverete i chioschi delle guide ufficiali dove è possibile prenotare un tour nella lingua che preferite, ovviamente meno è grande il gruppo e più pagherete per il servizio. Noi ci siamo uniti a un gruppo di altre 4 persone per un tour guidato in spagnolo e abbiamo speso circa 300 pesos a testa (sui 15€). La guida parlava lentamente e in modo chiaro perciò anche non parlando bene lo spagnolo non credo ci possano essere grossi problemi di comprensione.


Vi suggerisco di investire nella visita guidata perché oltre alle informazioni sulla civiltà maya in generale e su Chichén Itzá, ce ne hanno date anche su altri siti archeologici della zona dello Yucatán, il tutto accompagnato da aneddoti e curiosità su questo popolo incredibile.


La visita guidata dura circa un’ora e mezza e si svolge attorno ai principali edifici come la piramide e il campo per il gioco della palla. Dopodiché si è liberi di girare in autonomia e scoprire anche gli altri edifici.


Il prezzo del biglietto si divide in due costi da pagare distintamente all’entrata, uno per le autorità governative e uno per quelle locali se non sbaglio. Al momento della nostra visita il biglietto costava circa 570 pesos in totale per persona.

Per quanto riguarda il parcheggio, se andate in macchina, vi consiglio di arrivare prestissimo in modo da riuscire a mettere l’auto in quello principale visto che il costo è quasi uguale a quello dei parcheggi fuori dal sito.


Fatico a descrivere l’atmosfera di Izamal, questa graziosa cittadina gialla dove sembra che il tempo si sia fermato. Girando per le sue strade, decorate dalle classiche strisce di bandierine colorate messicane, mi sono sentita di nuovo piccola, quando correvo per i quartieri brasiliani e giocavo con gli altri bambini per strada. Si capisce subito che qui il ritmo è ben diverso da quello a cui siamo abituati: i negozianti seduti all’entrata delle loro botteghe al mercato, i piccolissimi bar/ristoranti che forniscono cibo messicano veloce e senza pretese e le signore ferme agli angoli delle strade a fare quattro chiacchiere o impegnate a spazzare il marciapiede davanti a casa danno un’aria di semplicità e allegria a questo luogo.


Sembra di entrare in un libro di Isabel Allende, con le sue cittadine sudamericane colonizzate dagli europei.

Le case in stile coloniale sono tutte gialle e per la maggior parte consumate dal tempo, il che dà ancora più carattere agli edifici. Il convento ospita una chiesa molto bella all’interno, con le statue della Vergine adornate di fiori e lucine di tutti i colori.



In questa cittadina abbiamo trovato un ristorante fantastico che vorrei assolutamente consigliare: Kinich el sabor de Izamal. La location è spettacolare e il cibo è buonissimo. Abbiamo pranzato in un giardino interno circondato da piante di tutti i tipi in un’atmosfera proprio rilassante.





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