Musica lounge, piatti vegetariani, strutture eco friendly, lezioni di yoga e spazi dedicati alla meditazione. Tra Bacalar, Tulum e Isla Mujeres troviamo un Messico alternativo dall'atmosfera giovane, internazionale e rilassata.
C'è qualcosa che accomuna questi tre luoghi della costa orientale dello Yucatán. È quel mood spensierato e sereno ereditato dalle comunità hippie che nel tempo si è evoluto in qualcosa di più ricercato e di tendenza, in poche parole Good Vibes. Questo clima è molto amato dal ceto medio che ha una discreta disponibilità e che vuole manifestare uno stile di vita semplice e in connessione con la natura senza rinunciare all'estetica.
È grazie alla volontà di mantenere questa atmosfera e ricerca della tendenza che troverai hotel, locali e ristoranti fantastici in queste località!
La Laguna di Bacalar è qualcosa di incredibile, i suoi 42 km di lunghezza si esprimono in una palette dalle tonalità verdazzurre che la fanno sembrare più il mare dei Caraibi che un lago dalle acque dolci. Per fare il bagno è possibile entrare in acqua dai diversi pontili pubblici e privati lungo la sua costa, tuffarsi da un motoscafo o da un catamarano oppure accedere da alcune spiagge attrezzate. Le sue acque tiepide ospitano pesci e ninfee e i suoi colori cambiano a seconda dell'ora del giorno e della presenza o meno delle nuvole.
Decidiamo di alloggiare all'Hotel Makaabá Eco-Boutique, una struttura tecnologica e attenta all'ambiente gestita da ragazzi giovani che si trova a due passi dal pontile pubblico. In questo hotel abbiamo trovato piscine senza cloro, un sistema di fitodepurazione e uno di compostaggio, ambienti creati con materiali naturali e in totale armonia con l'ambiente circostante e, immancabile, la tipica atmosfera hipster di questi luoghi.
Qui il tempo scorre lentamente, scandito da bagni in laguna, cocktail bevuti a bordo piscina e tramonti spettacolari. Molti dicono che la rapida crescita di Bacalar le assicurerà il titolo di nuova Tulum nei prossimi anni. Sarebbe bello avere più tempo per godersi un po' della tranquillità di questa cittadina ma il nostro itinerario ci concede un solo giorno.
Dopo due ore e mezza di strada arriviamo alla famosa Tulum. Questa frizzante cittadina viene letteralmente presa d'assalto dai turisti di tutto il mondo, per lo più giovani, alla ricerca della perfetta combinazione tra mare e vita notturna. Arrivare alle spiagge della zona hotelera dopo le 11 di mattina è un vero incubo, si rischia di rimanere bloccati nel traffico per ore e non trovare parcheggio. Si può evitare la ressa arrivando presto la mattina (il che vuol dire alle 9 circa, i reduci dalle discoteche di solito si alzano più tardi) oppure prendendo una bicicletta. Praticamente tutti gli hotel dispongono di bici a noleggio per i loro ospiti, bisogna valutare bene le distanze da percorrere e tenere presente che un rientro dopo il tramonto può essere molto difficoltoso a causa della scarsa illuminazione e la pessima condizione delle strade.
Playa Paraiso con le sue acque azzurre, la sabbia bianca e le palme si aggiudica il primo posto nella classifica delle spiagge. Con circa 200 pesos è possibile noleggiare lettino e ombrellone e, potendo arrivare presto, è d'obbligo il posto in prima fila fronte mare.
Il sito archeologico di Tulum è tra i più suggestivi essendo a picco sul mare. Arriviamo presto e parcheggiamo la macchina di fianco all'entrata, sulla destra del sito (non quella centrale). Qui scopriamo che al costo di 600 pesos è possibile acquistare un biglietto che comprende l'entrata al sito e una gita in barca con guida per vedere le rovine dal mare e fare snorkeling. Questa si rivela un'ottima scelta dato che l'acqua era limpidissima e abbiamo potuto vedere più tartarughe marine e razze qui che ad Akumal.
Una nota, ci hanno molto colpito le camionette con i militari armati di mitra che giravano per la città, non li abbiamo mai visti in azione e non riusciamo ancora a capire a che scopo ci fosse tutta quella polizia in una cittadina per lo più turistica. Ad ogni modo, Tulum è tutta da scoprire, girando tra le sue viuzze è possibile bersi uno smoothie ai frutti tropicali, mangiare l'açaí bowl, prendere lezioni di yoga e frequentare ristoranti e locali alla moda.
Merita una menzione il cenote Dos Ojos, che si trova a breve distanza da Tulum e ci ha deliziato con due piscine dall'acqua più azzurra che io abbia mai visto. In questo cenote c'è la possibilità di fare sub attraverso un lunghissimo percorso di caverne sotterranee che collegano un occhio d'acqua all'altro.
La nostra idea era quella di visitare anche Isla Cozumel ma i tempi erano troppo stretti e abbiamo deciso di prendercela un po' più con calma. Dopo 3 giorni a Tulum, ci spostiamo a Playa del Carmen, paradiso dei turisti americani. La ressa e la confusione di questa città non ci conquistano e non vediamo l'ora di spostarci. Non potevamo non fare nemmeno una breve tappa in questa località così famosa e la comodità di fermarci a metà strada per raggiungere il porto di Cancún (da dove saremmo partiti per Isla Mujeres) ci ha convinti a fermarci una notte qui.
Isla Mujeres ha la spiaggia più bella che io abbia visto durante tutta la vacanza. Playa Norte è una lunga distesa di sabbia bianca e acque cristalline. Il calore dell'acqua e la mancanza delle onde la rende particolarmente adatta anche ai bambini. Playa Norte è uno di quei casi in cui le foto che trovi su internet corrispondono esattamente alla realtà, è davvero spettacolare!
È possibile fare delle uscite in barca fino alle barriere coralline vicino all'isola ed è un'esperienza che consiglio perché c'è una grande varietà di pesci e piante marine, oltre ad alcune barche affondate da esplorare.
Al tramonto, dopo una giornata di sole e mare, si possono comprare marquesitas, churros e altre prelibatezze dello street food messicano lungo le vie dietro Playa Norte.
Questa deliziosa isoletta non è così piccola come può sembrare, per arrivare fino a Punta Sur vi servirà un mezzo di trasporto. Si può raggiungere l'isola anche in macchina a bordo di traghetti che le trasportano e partono da Punta Sam però la frequenza delle traversate è minore rispetto a quella di Puerto Juarez. L'ideale è noleggiare un motorino o una Golf Cart nei pressi del porto. I costi di noleggio per una Golf Cart si aggirano intorno ai 900 pesos al giorno, per i motorini il costo si dimezza. È vantaggioso noleggiare una Golf Cart se si è in 4 persone, in due il motorino è senz'altro più conveniente.
Salutiamo questa splendida isola dopo due giorni passati qui, l'avevamo tenuta come ultima tappa in modo da poter lasciare il Messico con il rumore delle onde e il profumo del mare ancora bene impressi nelle nostre menti.
Finisce così questo straordinario viaggio fatto di sapori ed emozioni. Visitare il Messico vuol dire tuffarsi in un mondo completamente nuovo dal quale poi si fa fatica a separarsi. Lo Yucatán unisce in maniera eccezionale natura, storia, relax, cultura e divertimento. È la meta perfetta per le lucertole da spiaggia ma anche per gli esploratori, sa accontentare tutti i gusti ed emozionare tutti i cuori.
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