Curitiba è una metropoli di poco meno di 2 milioni di abitanti, grande quasi 4 volte Milano. È la capitale dello stato del Paranà e vanta la reputazione di città modello di sostenibilità ecologica (sì, la raccolta differenziata è nei miei ricordi d'infanzia). Pensate che nel 2010 è stata premiata come la città più ecosostenibile del mondo ai Globe Sustainable City Award.
Curitiba sta a 945 m sul livello del mare e in inverno può fare parecchio freddo. Cosa che non ti aspetteresti da un viaggio in Brasile. In effetti, la mia città è tutto il contrario dell’immaginario comune su un paese tropicale.
Grazie all’arrivo dei moltissimi immigrati a partire dal XIX secolo, la popolazione della Curitiba di oggi si compone in gran parte dei discendenti di quei popoli, la città è un vero melting pot. Ne sono testimonianza anche i suoi quartieri: Santa Felicidade, per esempio, è il quartiere italico e lì si trova un famosissimo ristorante italiano di nome Família Madalosso, il ristorante più grande dell’America Latina secondo recita il loro sito web. La cucina italiana è molto amata in Brasile e qui si serve cibo italiano e brasiliano in un inseparabile mix. Potrete, volendo sfidare il vostro orgoglio culinario, mangiare la lasagna e la picanha nello stesso piatto!
La storia della mia famiglia paterna è imprescindibilmente legata a quella della città di Curitiba. Il primo Schaffer ad arrivare in Brasile si chiamava Anton ed arrivò da Römerstadt, cittadina dell’impero austroungarico, nel 1856. Al suo arrivo si dedicò a lavori pesanti per potersi mantenere e visse in Brasile per un quarto di secolo, morendo a Curitiba all’età di 80 anni. La lunga discendenza di Anton mi affascina con storie che hanno dell’incredibile. I miei avi sono stati trasportatori ed esattori di tasse, locandieri e visionari allevatori, hanno introdotto in Brasile specie di alberi da frutto europei e un’inedita razza bovina.
Come per la mia famiglia, immagino che ci siano moltissime altre storie simili che hanno contribuito alla creazione di Curitiba e al suo sviluppo, portandola ad essere quello che è oggi.
Vi elenco qui sotto alcuni dei migliori punti di interesse della mia città:
1- Museo Oscar Niemeyer: il più grande museo d’arte dell’America Latina. Custodisce esposizioni permanenti e temporanee davvero interessanti e solo sua la forma architettonica vale già la visita, lo chiamano infatti il “Museu do olho” (museo dell’occhio) per la forma dell’edificio frontale.
2- Opera de Arame: un teatro costruito interamente in metallo e circondato da un laghetto. È un luogo molto suggestivo.
3- Jardim Botânico: questo parco è la cartolina di Curitiba. Al centro dei suoi curatissimi giardini si trova una serra di dimensioni notevoli e dalle linee graziose che si ispirano all’Art nuveau.
4- Bosque Alemão: questo parco mi è particolarmente caro perché è nella zona dove un tempo c’era la tenuta dei miei antenati. È un parco che celebra la cultura e le tradizioni tedesche portate dagli immigrati in Brasile nel XIX secolo.
5- Centro storico e Largo da Ordem: con i suoi edifici storici, i bar e i ristoranti, questa zona della città merita di essere visitata. Un buon momento potrebbe essere la domenica mattina, quando c’è il mercatino dell’artigianato: centinaia di bancarelle coloratissime che offrono il meglio dell'artigianato locale come vestiti in crochet, giocattoli in legno, quadri, sculture ricavate da materiali di recupero, ecc. Vi consiglio anche di non perdere l'occasione di mangiare un pastel o qualche altro piatto della tradizione locale, ci sono diversi punti dove trovarli camminando per la "feirinha".
6- Parchi Tanguá e Tingui: qui gli abitanti della città fanno le loro passeggiate domenicali e si rilassano. Si trovano a breve distanza l’uno dall’altro e possono essere visitati nello stesso giorno.
Vi consiglio di fermarvi a bere un “Caldo de Cana” o “Garapa” a bordo strada se trovate i carretti ambulanti che li vendono. Si tratta di una spremuta di canna da zucchero fatta spesso anche con il lime o l’ananas. La dolcezza di questa bevanda è in grado di riportarmi immediatamente indietro nel tempo, quando mia nonna mi portava a berne uno ogni volta che si presentava l'occasione.
Alcuni piatti tipici che consiglio di provare sono il “Barreado” (ma questo è meglio che lo mangiate a Morretes, cittadina di cui vi parlo più avanti) e la “Carne de Onça” (carne bovina cruda e condita servita su pane). A Curitiba ci sono diverse Churrascarias dove mangiare dell’ottima carne accompagnata da una birra ghiacciata o da una caipirinha.
La Serra da Graciosa e Morretes
Una bella gita da fare in giornata nei dintorni di Curitiba è la percorrenza della strada che porta al litorale e la visita alla cittadina di Morretes. La “Estrada da Graciosa” è la via che scende verso il mare, e, come dice il nome stesso, è davvero graziosa. Lungo la strada, che passa attraverso la foresta atlantica con i suoi coloratissimi fiori ed una fitta vegetazione, si trovano numerosi chioschetti che vendono il caldo de cana e altri stuzzichini locali. È possibile fare questo tragitto anche in treno, esperienza altrettanto suggestiva.
Questa era la vecchia strada che percorrevano i cosiddetti “tropeiros” incaricati di portare le merci dalla costa a Curitiba.
Vi consiglio una breve sosta presso la cittadina di Morretes, famosa per il Barreado (uno stufato di carne che va mangiato con la farina di manioca). Noi lo abbiamo mangiato al ristorante Casa da Praça, un posticino centrale con un ottimo buffet di cucina brasiliana a prezzi onesti.
Volendo, è possibile proseguire fino alla costa, ma noi, avendo mari più azzurri in programma per i giorni successivi, torniamo a Curitiba.
Nonostante non sia una meta scontata per un viaggio in Brasile, la mia città è un posto dove trovi autenticità, è ricca di storia e cultura, qui le radici di questo giovane paese sono ancora ben visibili e si respira un'aria multiculturale unica, unendo il meglio delle popolazioni che hanno contribuito a creare questo coloratissimo mosaico.
Un post speciale reso alla perfezione!
Un racconto coinvolgente ricco di spunti. Traspare tutto il vostro amore per i viaggi. Bellissimo!